CAPPELLA DELLA MARINA DETTA ANCHE DI S. GAETANO
SEC.  XV  (Cornigliano ligure)

La cappella della Marina di Cornigliano, storia di arte e fede                (di Lorenzo Bisio storico dell’arte)

L’antica cappella della Marina di Cornigliano si trova in piazza Monteverdi inserita nella palazzata di fronte all’ex mercato comunale. La piazza attualmente occupata dall’ex mercato risultava, in base a documenti e foto d’epoca, libera da edifici. Oggi l’edificio religioso è conosciuto anche come Cappella di Santa Rita, ma in effetti è dedicata all’AngeloCustode e a San Gaetano. Vanta origini molto antiche e nella sua qualità di cappella pubblica è parte integrante del territorio della Parrocchia di San Giacomo Apostolo di via Cervetto; sita in quella zona anticamente nota come Borgo Superiore, mentre la cappella rimane nel Borgo Inferiore detto della Marina. Alcune notizie storiche sono giunte ai giorni nostri da Gustavo Dufour tramite il suo libro del 1938 “Cornigliano dalla seconda metà del 1800 ai primi decenni del 1900” e dal libro dei fratelli Remondini “Parrocchie dell’Archidiocesi di Genova” del 1897. Nel 1666 per volontà della marchesa Geronima Spinola, nata Doria, la cappella ricevette un cospicuo reddito ammontabile a 660 lire, venne ornata da sei tele e l’altare fu dotato di un’ancona raffigurante l’Angelo Custode, opere che in base alle fonti sono attribuibili al pittore Simon Balli. Nel 1746, però, durante l’Assedio di Genova (ndr. durante la Guerra dei Sette Anni), venne saccheggiata dalle truppe austriache e si provvedette solo in seguito a dotare l’altare di un’altra opera su tela con lo stesso soggetto. Tra Settecento e Ottocento subì alcuni interventi di restauro e ampliamenti, tanto che venne dotata si una sacrestia e altri locali. Nel 1933 per opera del Comm. Amos Gaetano l’edificio fu sottoposto a un importante restauro, comprendente anche di una tribuna sopra la porta di ingresso, attualmente non più esistente e di dipinti appositamente commissionati al pittore Genovese Matteo Aicardi raffiguranti la Coena Domini, la Madonna del Rosario e Santa Rita. Quest’ultimo quadro in particolare fu oggetto di grande devozione e da allora l’edificio divenne popolarmente noto come Cappella di Santa Rita. Durante la sua lunga storia vide momenti di declino ma anche gloriose rinascite come cuore pulsante e centro di aggregazione spirituale e sociale del borgo della Marina, ne è l’esempio l’opera di fra’ Pio Robotti che vi accoglieva i bambini di zona organizzandovi un oratorio. Dal punto d vista storico-artistico, oltre alle opere sovraccitate sono da segnalare due vetrate con Storie di Santa Rita realizzate su disegni di Roberto Agostino Bisio, pittore e già professore di disegno e storia dell’arte presso l’Istituto Calasanzio, mentre in facciata, vi è un sovrapporta a rilievo raffigurante San Giorgio e il drago con al di sopra il monogramma YHS, di probabile origine quattrocentesca e attribuibile a maestranze lombarde come i portali della bottega dei Gaggini noti nel centro storico genovese. Si auspica, oltre a una riqualificazione di tutta la piazza antistante, anche una maggiore attenzione, cura e valorizzazione della cappella non soltanto da un punto di vista devozionale ma come bene storico-culturale. Occorre rivolgere un ringraziamento particolare ai volontari che si occupano quotidianamente del funzionamento e della cura della cappella, contribuendo alla vita e alla missione spirituale dell’intera parrocchia di San Giacomo.

Fotografie dello stato attuale della cappella tratte da Google Street View

Immagine d’epoca della piazza tratta dalla pagina Facebook “Cornigliano, La Rinascita”, al quale va un ringraziamento

CAPPELLA DELLA MARINA o CHIESA DI S. RITA in Piazza Monteverdi

A cura di Fabio Tringali (Com. S. Egidio)

La zona dove si trova la Cappella è una zona molto antica di Cornigliano, ed è situata vicino a dove si trovavano, ancora nei primi anni del XX Secolo, la spiaggia ed il piccolo borgo dei pescatori (la adiacente Piazza Battelli porta nel nome una traccia di questo). Questa Cappella, molto piccola, era chiamata Chiesa di S. Rita, ed i pescatori vi si recavano per la Messa. Le sue origini sono molto remote, e sicuramente risalgono a prima del XV secolo. Negli anni ha cambiato molti nomi, ed è spesso stata oggetto di incursioni e danneggiamenti da parte di gente ostile che proveniva dal mare, forse anche dai pirati. Ciononostante rimane una delle pochissime testimonianze, ancora quasi del tutto intatte, ed anche perfettamente agibile, del passato di questo antico borgo marinaro. Uno dei nomi più antichi, attribuiti alla Cappella, è quello che ricorda gli “Angeli custodi”, cui era intitolata molti secoli fa. Questo fatto è confermato anche da un quadro all’interno, rappresentativo di una di quelle Sacre figure. A cavallo tra il XV ed il XVI Secolo, tutto il territorio genovese fu scosso da diverse epidemie e carestie, tra le quali la peste. Durante una di queste gravi epidemie, grazie ad un voto fatto da alcuni fedeli che pregavano nella Cappella, la dedicazione della stessa fu cambiata ed intitolata a San Gaetano della Marina. Questo luogo rimase per molto tempo un punto di riferimento per tutti gli “uomini di mare” e per i loro congiunti, che ne aspettavano il ritorno, spesso pregando e facendo voti, soprattutto durante le uscite più pericolose in mare aperto, con condizioni atmosferiche avverse. Il mantenimento della Cappella era a carico dei pescatori, fatta eccezione per un lascito della famiglia Doria. Originariamente esisteva solo la Cappella, mentre si deve ad epoche successive l’allargamento degli spazi con la creazione di una sacrestia e di un paio di stanzette annesse. Sulla porta della facciata si può ancora oggi ammirare un bassorilievo, risalente al XV Secolo, che ricorda quelli presenti sui portali degli antichi palazzi genovesi, e che sembrerebbe essere opera di scultori lombardi della Scuola dei Gaggini. All’interno della Cappella si possono notare un quadro raffigurante Santa Rita che prega, alcuni ex-voto ed altri quadri, tra i quali una “Coena Domini” del pittore genovese Aicardi. Inoltre la Cappella ospita la copia della statua del 1300 della Madonna dell’Anglona, venerata dai Tursitani (Lucani) originari della Basilicata, emigrati dagli anni cinquanta in poi, che hanno una vivace comunità nel quartiere. Il 2 Giugno è la data fissata per festeggiare la Madonna di Anglona a Cornigliano, con una processione che si svolge per le vie della delegazione. Con solenne cerimonia la statua è stata intronizzata nella Cappella della Marina il 2 Giugno del 2004, alla presenza delle autorità civili e religiose Tursitane e Genovesi, e qui è rimasta a venerazione dei fedeli. Il culto della Madonna di Anglona ha avuto origine prima dell’anno Mille quando i fedeli, sfuggiti alla furia degli iconoclasti ripararono ad Anglona (oggi frazione del Comune di Tursi in provincia di Matera) con una statua della Vergine.

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