Dopo essersi confrontata con la malattia con lo stesso coraggio con il quale aveva lottato per la chiusura del ciclo a caldo dell’acciaieria ci ha lasciato all’età di 68 anni Leila Maiocco una delle figure centrali del movimento delle “Donne di Cornigliano” tra gli anni 80/90. Le dure battaglie del “Comitato salute e ambiente” non sono riuscite a salvarla dalla malattia ma hanno sicuramente contribuito a salvare la vita a molte altre persone. Grazie al suo impegno nel Comitato, alla guida del Centro Civico Spinola Narisano restaurato grazie al contributo dei lavoratori siderurgici attraverso il salario sociale, ha dato un enorme contributo alla riqualificazione del nostro quartiere. Il suo impegno sociale e civile, la sua predisposizione al dialogo e al confronto e, quando necessario, il suo decisionismo mai subalterno a qualcuno nonostante il suo impegno politico, non venivano mai a mancare quando si riteneva necessaria quella mobilitazione civile che ha di fatto sancito il passaggio dalla Cornigliano industriale a quella post siderurgica. Ogni decisione presa alla ricerca di una difficile compatibilità tra lavoro e ambiente veniva presa al Centro Civico di cui Leila era responsabile conduttrice. “PIU’ LAVORI, PIU’ VITA , PIU’ CONOSCENZE” divenne per quasi vent’anni una sorta di tormentone fino alla firma dell’accordo del 2005 che dava il via ad un nuovo inizio. Leila però non c’era perché ritenendo esaurito il suo compito, rinunciando ad una assicurata carriera politica che probabilmente chiunque altro avrebbe intrapreso, sceglie la sua libertà e si trasferisce a Roma per altri vent’anni. A seguire il ritorno alla sua amata Genova che molto deve a Leila, alle sue Donne e poi la malattia. Grazie Leila per avere contribuito a dare vita ad un desiderio collettivo di salute, miglior vita e maggior benessere che pareva impossibile da raggiungere. I corniglianesi ringraziano.
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