Patto educativo di Comunità
Cosa è?

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II INCONTRO PER LA COSTRUZIONE DI UN PATTO EDUCATIVO DI COMUNITA’
Centro Civico Cornigliano, Via Narisano 14
MARTEDI 7 MAGGIO 2024 dalle 17.15 alle 18.45
PREMESSA
A partire dalle riflessioni generali condivise nel corso del primo incontro, svolto in data 19 marzo
2024, l’IC Cornigliano – in sinergia con enti pubblici e privati del territorio – organizza un incontro
per definire la cornice generale all’interno della quale strutturare un patto educativo di comunità
che sia attivatore di percorsi di rigenerazione sociale, culturale, ambientale e urbana per il
territorio e per i suoi abitanti, in particolar modo i minori e le loro famiglie.
COME SI SVOLGERA’ L’INCONTRO?
Per agevolare la possibilità per ognuno dei soggetti interessati di portare al tavolo la propria
preziosa esperienza sul territorio, il II incontro si svolgerà attraverso la tecnica del world cafè.
Verranno quindi strutturati tre tavoli di lavoro.
I partecipanti all’incontro potranno partecipare ad uno, due o tutti e tre i tavoli, confrontandosi
con gli altri soggetti per definire le linee guida generali che diventeranno poi la struttura portante
del Patto.
COME STRUTTUREREMO IL PATTO DI COMUNITA’?
Nel corso dell’incontro del 7 maggio verrà creata la cornice generale che – salvo richieste o
necessità specifiche – resterà immutata negli anni a seguire, andando a costituire le linee guida
delle azioni operative che verranno inserite invece di anno scolastico in anno scolastico, sulla base
delle molte variabili subìte dalle progettazioni territoriali e dei bisogni variabili dei minori, delle
famiglie e del territorio.
QUALI SONO I PUNTI CENTRALI DI UN PATTO DI COMUNITA’?
I punti centrali riassunti dal documento redatto da EducAzioni (una rete nazionale che coinvolge
tra gli altri Forum Disuguaglianze Diversità, Alleanza per l’Infanzia, Forum Education, Gruppo CRC,
Libera!, Per un nuovo welfare, Rete nazionale Scuole Senza Zaino, Rete Saltamuri) riporta quanto
segue:
I Patti educativi di comunità hanno diverse finalità riassumibili come segue:
● Rafforzare l’offerta educativa attraverso l’integrazione del pubblico e del privato grazie al
coinvolgimento di stakeholder diversi (scuole, CPIA, enti locali, università, centri per la formazione
professionale, enti culturali, Terzo settore, mondo imprenditoriale e del lavoro, impresa sociale).
● Arricchire il curricolo scolastico standard attraverso un numero maggiore di occasioni di apprendimento
non formale e informale che consentano lo sviluppo di competenze chiave per l’apprendimento permanente
e competenze trasversali.
● Utilizzare e sviluppare spazi ‘comuni’ progettando attività più adeguate ai bisogni dei cittadini, grandi e
piccoli, di un determinato territorio.
● Promuovere la partecipazione informata e consapevole della comunità, in primis dei bambini e delle
bambine, dei ragazzi e delle ragazze;
● Agire in un’ottica di empowerment di comunità e secondo un approccio community based, che sappia
riconoscere e valorizzare le risorse e la capacità educativa di una comunità/territorio.
COME FUZIONERA’ IL WORLD CAFE’ DEL 7 MAGGIO 2024?
I partecipanti troveranno tre tavoli tematici.
TAVOLO N. 1 – APPRENDIMENTO NON FORMALE E INFORMALE
Il tavolo risponderà alla domanda “Quali competenze chiave dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze
vogliamo prioritariamente andare ad arricchire, attraverso il patto di comunità?”. Verrà inoltre
approfondita la possibilità di aprire un Fab lab per gli orientamenti (scolastico; lavorativo; di vita).
TAVOLO N. 2 – SPAZI COMUNI
Il tavolo risponderà alla domanda “Quali spazi vogliamo implementare e attraverso quale modalità di
gestione vogliamo aprirli alla cittadinanza, e in particolar modo ai minori del territorio e alle loro famiglie,
per costruire una comunità?”
TAVOLO N. 3 – COMUNICAZIONE, EMPOWERMENT E APPROCCIO COMUNITARIO
Il tavolo risponderà alla domanda: “Quale modello di comunicazione e di empowerment vogliamo seguire,
per mettere a valore il lavoro svolto all’interno del patto di comunità e rinforzare le autonomie e la self
confidence dei bambini e dei ragazzi del territorio?”
I tavoli saranno gestiti da un facilitatore che aiuterà i presenti a lavorare per un tempo aiutandoli a
far emergere le sollecitazioni più utili al raggiungimento dell’obiettivo. Ogni partecipante, nel
corso di 60 minuti, avrà quindi modo di partecipare a tutti e tre i tavoli di lavoro, portando il suo
contributi.
Il facilitatore si occuperà infine di fare sintesi e restituire alla plenaria quanto emerso.
Il lavoro per tavoli costituirà l’insieme degli obiettivi e delle strategie del Patto educativo di
comunità, che verranno poi declinate di anno in anno all’interno di progettazioni operative e
condivise con l’intera rete dei firmatari o con sottogruppi di lavoro.

Pagina in aggiornamento

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